La documentazione relativa alle barche tradizionali a fondo piatto dell’Adriatico inizia dai rilievi di Novillara e di Aquileia.
Tuttavia solo dal
Abraham Ortelius, cartografo fiammingo del sedicesimo secolo, ci lascia quest’esaustiva descrizione del nostro alto Adriatico. La laguna di Grado è percorsa da una moltitudine di canali e rii minori scavati dall'acqua mossa dalle maree, in
Una suggestiva immagine su una piccola barca destinata alla caccia, una batilina, adagiata su un basso fondale lagunare. Parallelamente alla pesca, la caccia rappresenta un altro volano per l’economia di sussistenza su cui si basa la vita in
D'un tratto, il temporale.
Cogoli al sole, su una mota lagunare. Alcuni trabacoli in costruzione e in rimessaggio in uno squero dell’Isola d’Oro, in una foto dei tardi anni ’20. Quest’opificio
Sul ‘tapo’, isolotto su cui si costruisce il casone, sovente v’è una cavàna.
Ai limiti orientali della laguna di Grado, un pescatore voga ‘alla valesana’ la sua batela. Una ‘batilina’, piccola barca tipica dell’antico centro peschereccio di Grado, caratterizzata dal fondo piatto, per scivolare a pelo d’acqua sui L’esistenza della laguna, come la conosciamo oggi, localizzata a settentrione dell’isola di Grado, è stata oggetto di approfondite riflessioni da
L’’ocio de gubìa’ in foto appartiene alla brassera ‘Vecia Baba’, fotografata in uno squero di Grado. Il casone era edificato sulla ‘mota’, ossia su un terrapieno di fango e argilla generalmente elevato artificialmente su una barena, La laguna ha sempre offerto abbondante pescato e l’indotto di quest’attività ha determinato l’affermarsi di alcune categorie di lavoratori, i La laguna era un tempo particolarmente ricca di pesce, che abbondava nei bassi fondali ricchi di vegetazione e di nutrimento |